*Angelo Ribelle* |
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| Cencio La parolaccia è un ristorante tipico romano della zona di Trastevere. Situato in zona Trastevere, oltre che per gli abbondanti piatti tipici romani che offre (anche se non molto ricercati e a prezzi sostenuti, rispetto alla media dei locali circostanti) è famoso per gli insulti, improperi e parolacce (da qui il nome del locale) verso i clienti fatti dal personale di servizio e dall'animatore (l'unico locale dove il cliente non ha MAI ragione).
Il cameriere condisce ogni piatto con qualche apprezzamento non proprio sottile (si va anche su offese pesanti dal punto di vista morale, fisico, sessuale ed etico) e anche l'animazione (con tanto di chitarra e fisarmonica) fa la sua: stornelli vernacolari romani adattati e appesantiti in base al pubblico presente ai tavoli; meglio non rispondere e prenderla con ironia, onde evitare di diventare veri e propri bersagli di sberleffo e risa.
Imperterrita rimane la sfida tra camerieri e clienti (vinta sempre dai primi) al maggior insulto: lo staff ha una tale preparazione che per un insulto lanciato loro ne hanno tre di risposta.
L'ambiente goliardico ha decretato il successo del locale: è ormai indispensabile la prenotazione. L'arredamento è molto simile ad un'osteria (tavoli di legno e tovaglie semplici), le porzioni sono abbondanti e tutte della cucina tipica romana (abbacchio scottadito, carciofi alla giudia, amatriciana, carbonara, penne all'arrabbiata e altre ancora); il menù è fisso e il costo è medio-alto, intorno ai 50 euro a testa (esclusa la mancia semi-obbligatoria per gli animatori; la spesa media nelle trattorie tipiche circostanti è di circa 20 euro).
fonte: wikipedia
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